martedì 17 gennaio 2012

la pentola in pietra ollare








LA PIETRA OLLARE
LA STORIA
Nei tempi in cui l’artigianato della pietra ollare era fiorente, nelle case dei paesi lungo l’arco alpino, il laveggio (questo il nome del contenitore di pietra) era l’unica pentola in uso. Le famiglie ne avevano disponibili almeno una serie costituita da tre o quattro contenitori ognuno con una funzione propria. Il piu' piccolo veniva usato per il caffe', quello medio per le pappe e il latte, quello medio-grande per la cacciagione e il più grande per minestre, minestroni, trippa e per la bollitura dell’acqua.
I PREGI
• Raggiunge la temperatura molto lentamente ma una volta raggiunta la mantiene con poco calore.
• I cibi non si attaccano e mantengono sufficientemente le loro qualita' organolettiche.
• Mantengono il cibo contenuto all’interno caldo per molto tempo in quanto si raffreddano lentamente.
I DIFETTI
• Naturalmente la pietra e' molto pesante per cui anche i contenitori piu' ridotti sono difficili da maneggiare.
• Non essendo di metallo e' piuttosto fragile, e quindi soggetto a rotture per colpi violenti.
• Anche eccessivi sbalzi termici potrebbero avere effetti negativi con conseguenti incrinature
CONSIGLI UTILI
• Prima di usarlo e' consigliabile spalmarlo all’interno con uovo sbattuto e lasciato asciugare per renderlo impermeabile; altrettanto importante e' ungerlo con oli o grassi dopo di che va lasciato ad impregnarsi per due o tre giorni e infine risciacquato.

Nessun commento:

Posta un commento