lunedì 16 gennaio 2012

...sempre parlando di pentole.....

L'ACCIAIO INOSSIDABILE







LA STORIA
Nella cucina l’impiego di contenitori in acciaio inossidabile ha fatto la sua comparsa da pochi decenni dopo aver esordito nei rivestimenti degli arredi. A favorire il suo impiego hanno concorso due fattori vincenti: da un lato l’aspetto estetico caratterizzato dalla brillantezza del materiale, dall’altro il maggiore costo che per gli anni ‘60 rappresentava una gratificazione sociale per gli utilizzatori che vedevano nell’acquisto di lucenti batterie un’affermazione di benessere. A questi si aggiungeva una dinamica campagna promozionale con le vendite porta a porta e le prime vendite televisive.
I PREGI
• Lucentezza estetica
• Forme dal design moderno
• Resistenza meccanica
I DIFETTI
• Bassissima conducibilità termica 16 W/m°K (spesso recipienti di altri metalli, ad esempio alluminio, vengono realizzati con manici e maniglie di acciaio, proprio perché, non trasmettendo il calore, non scottano!).
• Peso specifico elevato.
• Elevato consumo energetico.
• Durante la cottura e' facile che spruzzi di cibo carbonizzino sulle pareti, data la diversa temperatura rispetto al fondo.
• Poco resistente all’aggressione del sale grosso
• Presenza nell’acciaio inox di discrete quantita' di nichel e cromo
CONSIGLI UTILI
• Perche' non arrugginisca accertarsi che sia acciaio inossidabile, contraddistinto dalla sigla inox 18/10.
• Porre attenzione al fondo termodiffusore, cioe' al disco di alluminio applicato esternamente, che deve avere uno spessore tale da garantire una sufficiente distribuzione del calore almeno sul fondo.
• E' consigliabile aggiungere il sale non all’inizio quando il liquido contenuto nella pentola e' ancora freddo bensì durante l’ebollizione per favorirne lo scioglimento altrimenti potrebbe bucare il contenitore

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